Profiling

Le 23 (+1) personalità di Billy Milligan

Di Dr.ssa Valentina Accomando


William Stanley Milligan, meglio conosciuto come Billy Milligan (1955-2014) è stato uno dei casi di disturbo dissociativo più complesso al mondo.

Billy Milligan è stato un criminale statunitense affetto da disturbo dissociativo dell’identità, colpevole di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie.

Billy nasce a Miami Beach nel 1955. Nel 1959, all’età di soli quattro anni, è costretto a trasferirsi altrove in seguito al suicidio del padre. È in questo momento che Billy inizia a mostrare i primi segni di dissociazione; è in questo momento, secondo le più note teorie psicodinamiche, che il suo Sé decide di frammentarsi per la sua salvezza. Da questo momento, ogni rappresentazione traumatica, sarà relegata ad un compartimento mentale differente. Il conflitto non è ammesso, il suo Sé deve difendersi, deve distanziarsi da un trauma incontenibile. Il suo Sé comincia a disgregarsi per sopravvivere e proteggere il suo mondo interno, seppur in forma scissa. Il disturbo si accentuerà qualche anno più tardi, nel 1963, quando la madre si sposa con Chalmer Milligan, un uomo alquanto disturbato che presto comincia ad abusare sessualmente di Billy.

Disturbi dissociativi di personalità

Il disturbo dissociativo di personalità è caratterizzato da una «discontinuità nella normale integrazione della coscienza, della memoria, dell’identità, della percezione, della rappresentazione corporea e del comportamento» (APA, 2013).

La dissociazione è quel termine che viene utilizzato per indicare la disconnessione che avviene tra alcuni processi psichici, in particolare vi è una mancanza di connessione nel pensiero, nella memoria e nel senso di identità.

I disturbi dissociativi comprendono:

• Il disturbo dissociativo dell’identità;

• L’amnesia dissociativa;

• Il disturbo da depersonalizzazione/derealizzazione;

• Il disturbo dissociativo non specificato.

Il disturbo dissociativo dell’identità

Secondo i criteri del DSM V (APA, 2013), il disturbo dissociativo dell’identità è caratterizzato da:

Presenza di due o più identità distinte, la quale comporta una forte compromissione della continuità del sé, accompagnata da alterazioni negli affetti, nei comportamenti, nella coscienza, nella memoria, nella percezione, nella cognizione e nelle funzioni senso-motorie ;

Lacune ricorrenti nel richiamo di eventi quotidiani;

Disagio clinicamente significativo o compromissione sociale, lavorativa o di altre aree di funzionamento;

Sintomi non attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza o di un’altra condizione medica.

Le cause di questo disturbo possono essere ricondotte all’interazione con uno stress intenso e/o traumi antecedenti.

Le 23 (+1) personalità di Billy Milligan

Tra le personalità multiple di Billy Milligan si stabilisce un codice comportamentale da seguire rigorosamente, pena la definitiva messa al bando nella cerchia degli indesiderabili e, quindi, il divieto assoluto di uscire all’esterno. Le regole sono cinque:

1. Non dire bugie
2. Proteggere le donne e i bambini
3. Osservare la castità
4. Mantenersi intellettualmente attivi, coltivando interessi molteplici e studiando un proprio campo di specializzazione
5. Non violare la proprietà delle altre personalità.

Le personalità di Billy si dividono in principali e in indesiderabili.

Le prime dieci sono quelle principali, che emergono sin dai primi interrogatori:

1. William Stanley Milligan: 26 anni ed è l’identità centrale.

2. Arthur: 22 anni. Londinese, studia biologia e medicina e conosce la lingua araba.

3. Ragen Vadascovinich: 23 anni, iugoslavo, esperto di karate. È definito il guardiano della rabbia, è quello che deve proteggere le altre personalità. Rapina banche e lavora come protettore dei traffici stupefacenti e di armi. In più occasioni ha una forza incredibile grazie alla sua capacità di controllare e concentrare l’adrenalina.

4. Allen: 18 anni, batterista e artista. È quella che interagisce di più con l’esterno ed è quello che costruisce le relazioni sociali.

5. Tommy: 16 anni, esperto di elettronica. È quello che è in grado di controllare muscoli e ossa delle mani, riuscendo a liberare Billy quando è legato.

6. Danny: 14 anni, il quale ha due fobie quella per l’uomo e quella per la terra.

7. David: 8 anni, definito il guardiano del dolore e sarà quello che svelerà l’esistenza delle varie personalità alla psichiatra.

8. Christene: 3 anni. È stata la prima personalità ad emergere, quando Billy era ancora piccolo. È chiamata la bambina dell’angolo.

9. Christopher: 13 anni, fratello di Christene.

10. Adalana: 19 anni, lesbica, timida e amante di poesie. È l’unica personalità ad avere la capacità di sostituirsi a quella emergente, è quella che commette materialmente gli stupri. Diverrà successivamente una personalità indesiderabile.

Le altre personalità sono quelle definite indesiderabili, quelle bandite da Arthur, una delle personalità,  perché giudicate pericolose per la libertà e la sopravvivenza delle altre. Riescono comunque a sfuggire al controllo, sfruttando i momenti di confusione per uscire allo scoperto.

11. Philip: 20 anni, spaccia e assume droghe di ogni tipo.

12. Kevin: 20 anni, criminale.

13. Walter: 22 anni. Gli piace andare a caccia.

14. April: 19 anni, il cui unico pensiero fisso è quello di torturare e uccidere Chalmer Milligan.

15. Samuel: 18 anni, è l’unico a credere in Dio. Ha violato la regola comportamentale di non violare le proprietà altrui, vendendo quadri firmati dalle altre personalità.

16. Mark: 16 anni, svolge i lavori manuali senza ribellarsi.

17. Steve: 21 anni. Egocentrico e arrogante.

18. Lee: 20 anni. Viene bandito perché finiva sempre col crearsi delle inimicizie e a mettersi nei guai.

19. Jason: 13 anni, è la valvola di sfogo attraverso pianti e crisi.

20. Robert: 17 anni, viene bandito perché inizia uno sciopero della fame pericoloso per la vita di Billy.

21. Shawn: 4 anni. Sordo.

22. Martin: 19 anni, assume atteggiamenti da sbruffone superficiale e snob.

23. Timothy: 15 anni, è spaventato dagli omosessuali.

Durante gli anni passati tra istituti psichiatrici e tribunali, al dottor George Harding, uno degli psichiatri, venne dato il merito di averlo aiutato a fondere in maniera conscia le sue 23 diverse personalità per scoprirne una nuova e definitiva, la ventiquattresima, che prende il nome di Maestro. Quella pace, però, non troverà mai completezza.

Durante il processo il mosaico di Billy si frantuma di nuovo portando il ragazzo a sprofondare nuovamente in uno stato di depressione, con tanto di tentativo di suicidio e fuga. L’ultima soluzione resta il manicomio criminale.

Torna in libertà solo nel 1988, ritenuto non più socialmente pericoloso. Negli anni ’90 si trasferisce in California dove fonda una propria casa di produzione, la Stormy Life Productions. Muore di cancro nel 2014, all’età di 59 anni.


Fonte immagine: thequestion.ru

Fonti bibliografiche:

• https://it.wikipedia.org/wiki/Billy_Milligan

• http://www.psychondesk.it/curioso-caso-billy-milligan/

• https://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_dissociativo_dell%27identit%C3%A0

• http://www.stateofmind.it/tag/disturbo-dissociativo/

• American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition. Arlington, VA, American Psychiatric Association
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Miolì Chiung

Mi chiamo Miolì Chiung e sono una psicoterapeuta esperta in psicologia giuridica e criminologia. Da sempre, per lavoro e per passione, sono affascinata dalla psicologia criminale e dall’analisi della mente umana. Mi occupo di minori e famiglia e,da questo particolare osservatorio, amo analizzare le sfumature familiari di alcuni crimini.

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