Omicidi compiuti da soggetti schizofrenici
di Dr.ssa Marianna Ventre
Gli studi sulla relazione tra malattia mentale e criminalità si sono concentrati in particolar modo sulla relazione tra la schizofrenia, malattia grave nella quale il soggetto perde in maniera progressiva le proprie capacità cognitive, e il comportamento violento.
Indice degli argomenti
Il soggetto affetto da schizofrenia
Le caratteristiche cliniche associate a comportamenti aggressivi e criminali sono rappresentate da un peggioramento dei sintomi della schizofrenia. Lo schizofrenico può compiere un omicidio con grande diversità di motivazioni. Innanzitutto egli assiste alla lenta e inesorabile distruzione della propria identità e personalità, compiuta dalla malattia. È un essere umano che sfortunatamente non può che annoverare, una lunga lista di insuccessi personali, frustrazioni, insuccessi affettivi, amorosi, che a causa di ciò incomincia a cercare, con i mezzi che possiede, le cause del suo malessere. Lo schizofrenico crede di vedere pericoli ovunque: tutto e tutti possono procuragli danno, possono perseguitarlo, possono essere la causa di tutte le sue frustrazioni. A questo punto egli cerca di fuggire da tale situazione, di affrontarla o di annullarla (omicidio).
Omicidi di soggetti schizofrenici
- OMICIDIO “A CIEL SERENO”: spesso si ritiene che un soggetto schizofrenico sia una persona incomprensibile e imprevedibile e possa commettere un omicidio in maniera improvvisa.
- OMICIDIO CASUALE: in questo caso si ritiene che lo schizofrenico, nell’ambito di un comportamento disorganizzato, aggredisca e uccida persone sconosciute con casualità omicidaria ingiustificata
- OMICIDIO EFFERATO: il soggetto schizofrenico che commette questo tipo di omicidio lo fa con mezzo occasionali trovati e si accanisce con inutile crudeltà ed efferatezza sul corpo della vittima
- OMICIDIO COME MANIFESTAZIONE DELLA MALATTIA: il soggetto schizofrenico potrebbe giungere all’omicidio proprio perché la malattia, non essendo stata diagnosticata e adeguatamente trattata, sarebbe in condizione di esplodere in maniera eclatante.
Tappe della dinamica omicidiaria dello schizofrenico
Le quattro fasi principali attraverso cui uno schizofrenico omicida compie il suo tragitto omicidario sono le seguenti:
- NASCITA DELLA SITUAZIONE DI PERICOLO: in questa tappa lo schizofrenico accumula frustrazioni, insuccessi, disagi. Egli incomincia ad avere un vissuto acuto e doloroso e a pensare di essere differente dagli altri e impossibilitato a condurre una vita normale.
- RICERCA DELLE CAUSE: in questa fase il soggetto è profondamente frustrato e si percepisce in una situazione penosa. Concentra la sua attenzione sul mondo esterno che considera come vera e unica fonte di pericolo per la propria esistenza
- RICERCA DELLE SOLUZIONI: in questa tappa di avvicinamento all’esecuzione dell’omicidio, lo schizofrenico cerca di reagire in diversi modi: potrebbe allontanarsi dalla situazione di pericolo oppure chiedere aiuto a servizi pubblici, un professionista o ad un conoscente.
- OMICIDIO COME TENTATIVO DI RISOLVERE LA SITUAZIONE DI PERICOLO: in quest’ultima fase vi è nel soggetto affetto da schizofrenia la convinzione che l’omicidio è l’unica soluzione per mettere fine alle sue frustrazioni eliminando un soggetto che, secondo lui, potrebbe essere la causa del suo malessere.
Conclusioni
In conclusione, al contrario di ciò che si possa pensare, i soggetti con schizofrenia non hanno la chiara volontà di uccidere, anzi prima di commettere un atto violento omicidario, tentano di lanciare messaggi ( ovviamente, a modo loro). Proprio perché le loro richieste di aiuto spesso vengono ignorate, l’omicidio diventa un atto concreto.