Cronaca

L’Italia, uno dei Paesi più sicuri al mondo?

In Italia negli ultimi 15 anni gli omicidi in  si sono dimezzati e ridotti ad un quinto di quello che erano negli anni ‘90.


Secondo quanto riportano gli ultimi dati Istat, per quanto concerne il tasso di omicidi sembrerebbe che l’Italia sia uno dei Paesi più sicuri al mondo. In totale gli omicidi denunciati in Italia nel 2017 sono stati 368. Da un’analisi statistica si evince che il tasso di omicidi avvenuti nel 2017 è il più basso degli ultimi dieci anni, in particolare sembrerebbe che il numero degli omicidi consumati nel Paese è andato calando quasi costantemente negli ultimi dieci anni:

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
611 586 526 550 528 502 475 469 400

Nel 1990, addirittura, gli omicidi erano fino a cinque volte quelli attuali: 1.794 nel 1990, nel 1991 1.938 e nel 1992 1.476.

Quindi in Italia allo stato attuale, il tasso di omicidi secondo quanto riportano i dati del database dell’Unocd è 0,6 ogni 100 mila abitanti.

Tasso di omicidi: Italia e resto del mondo

Il tasso di omicidi nel 2017 colloca l’Italia tra i Paesi più sicuri dell’Unione Europea. Meglio di noi fa soltanto il Lussemburgo (tasso 0,3), Cipro e la Repubblica Ceca.

I Paesi con i tassi più alti sono la Lituania (4,5) e la Lettonia (4,2). Gli unici altri due Paesi della Ue con un tasso superiore al 2/100.000 sono l’Estonia con un tasso pari a 2,2 e l’Ungheria al 2,5.

Al di fuori dell’Unione Europeo, meglio dell’Italia fa solo il Giappone, con un tasso dello 0,3/100.000 abitanti. Il dato peggiore è del Brasile (30,5) e del Sudafrica (35,9), dove si registrano tassi tra le 50 e le 60 volte superiori a quello italiano. Altri Stati che hanno una situazione negativa sono la Russia, con un tasso del 9,2, seguita da Stati Uniti (5,3) e Canada (1,8) e l’India, col 3,2.

Altro dato importante: nel 2014 in Italia ci sono stati meno omicidi rispetto ad alcuni stati del Nord Europa, spesso descritti come un “paradiso felice” e citato come modello da seguire per le altre nazioni.

Tipologie di omicidi più diffusi in Italia

Di tutti gli omicidi avvenuti tra agosto 2018 e luglio 2019 solo 25 sono collocati nella sfera della criminalità organizzata e ben 145 in quella familiare. Gli autori e le vittime degli omicidi sono quasi tutti maschi. Nel caso dei delitti familiari però le vittime sono quasi sempre donne. Per fortuna, anche questa tendenza è in diminuzione.

2017/2018 2018/2019 variazione percentuale
Omicidi 357 307 -14%
di cui attribuibili alla criminalità organizzata 31 25 -19,4%
in ambito familiare/affettivo 151 145** -4%
Rapine 29.570 24.773 -16,2%
Furti 1.226.550 1.089.711 -11,2%
Truffe 122.378 119.776 -2,1%
con vittime over 65 19.120 19.343 +1,2%
* Dati non consolidati.
** 63,4% percentuale di donne sul totale degli omicidi commessi in ambito familiare/affettivo.
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Il Mezzogiorno è l’area più colpita del Paese mentre i valori più bassi sono particolarmente concentrati nelle province del Nord. Il primato negativo è conteso tra Vibo Valentia, con 4,3 assassinii per 100mila abitanti. Seguono Foggia (3,2) e Nuoro (2,8). Campobasso, Isernia, Benevento e Lecce sono le province meridionali meno colpite. Nel Centro-nord valori elevati si riscontrano a Como (1,5), Pordenone (1,3), Ferrara (1,2) e Grosseto (1,3). Tra le città metropolitane, Il primato positivo va a Firenze, le situazioni più critiche sono invece a Napoli, Bari e Reggio Calabria, con tassi intorno all’1 per 100mila. Tutte le altre città metropolitane si posizionano su livelli intermedi, compresi tra lo 0,4 per 100mila (Torino, Bologna, Roma) e lo 0,8 (Cagliari).

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