Come individuare una personalità criminale
Quando si parla di profiling, si fa riferimento alle tecniche psicologiche che cercano di identificare la persona che ha commesso un reato in base alla natura dello stesso autore e del modo in cui ha eseguito il delitto. Ogni scelta presa da un criminale, infatti, può essere commisurata rispetto alla personalità dell’autore del reato in questione. È possibile, quindi, anche in assenza di elementi, attraverso proprio il cosiddetto profiling, cercare di capire la personalità del delinquente mediante, ad esempio, le analisi della scena del crimine, le dichiarazioni dei testimoni e molti altri elementi ancora.
Come individuare il profilo di un criminale
Individuare il profilo di un criminale è un qualcosa non certo semplice. Esistono delle modalità per farlo: si va, ad esempio, ad analizzare variabili demografiche e psicologiche. Gli schemi comportamentali e della personalità sono certo utili, ma si deve considerare anche eventuali presenze di disturbi mentali. Oltre a queste, si deve andare a cercare di identificare le caratteristiche emotive e personali di un soggetto, ad esempio andando ad analizzare le azioni compiute o eventuali tracce lasciate sulla scena del delitto.
L’individuazione di un profilo criminale sta anche nell’analisi delle connessioni. Si tratta di una teoria relativamente nuova che, oltre a considerare, ad esempio, il modus operandi del criminale, considera comportamenti abituali della persona. Si tratta, in sostanza, di raccogliere quante più informazioni possibili, sia a livello fisico che psicologico, e di metterle assieme, andando a combinarle tra di loro.
La Sindrome della personalità criminale
Quando si parla di sindrome della personalità criminale si fa riferimento a una struttura psicologica, ma anche patologica, che porta al realizzare atti criminali. È data da tre tratti fondamentali, secondo numerosi studi che sono stati condotti in merito:
- iperattività nel delitto
- antisocialità
- grande egocentrismo
Tratti importanti sono una scarsa autostima, sentimento di disperazione, superbia e ricerca di potere a tutti i costi. Altri campanelli d’allarme possono essere fantasie di dominio, di trionfo e di potere, legati alla paura diffusa, anche in ambito di sospetto, con atteggiamenti che diventano quasi paranoici.
Tipi di sindrome della personalità criminale
Gli studi dimostrano come esistano due tipi di sindrome della personalità criminale: psicopatico dissociale e psicopatico integrato.
Nel primo caso, sono frequenti comportamenti che inducono a pensare che la persona non abbia, ad esempio, ottenuto dai genitori o parenti un’approvazione, un riconoscimento opportuno, una gratificazione. Potrebbero essere persone che hanno subito abusi psicologici o fisici, anche a livello sessuale, addirittura dalla madre o dal padre. Spesso, questi soggetti, sono particolarmente violenti ed hanno una naturale inclinazione verso casi di natura seriale.
Lo psicopatico integrato, invece, è quella persona che cerca di gratificare i propri bisogni in un modo “anormale”. La sua infanzia è stata piuttosto tranquilla, almeno agli occhi dei genitori. Conduce, così, una vita apparentemente normale, può avere ad esempio un normale impiego. Spesso è molto egocentrico e non ascolta i giudizi degli altri.
La personalità criminale si può prevedere e prevenire? Può essere “curata”?
La personalità criminale è un qualcosa che affligge circa il 2% della popolazione mondiale, secondo uno studio dell’OMS. Prevedere la presenza di tale disturbo è molto difficile. Tuttavia, si può tentare di far caso ai vari campanelli d’allarme che queste persone mostrano, al fine quindi di prevenire l’atteggiamento criminale, prima ancora che questo esca allo scoperto.
Dal punto di vista della “cura”, dobbiamo prendere in considerazione la possibilità di un mirato approccio cognitivo comportamentale. Purtroppo, questi soggetti, non sanno certo di avere un problema e, quindi, non si recano da uno specialista secondo la propria volontà. Sarà compito, quindi, di chi sta loro vicino cercare di controllare la presenza di eventuali campanelli d’allarme e, nel caso, rivolgersi ad un professionista del settore.
Analisi molto precisa e interessante
Un particolare tipo di trattamento cognitivo-comportamentale, la Schema Therapy, interviene primariamente sulle esperienze traumatiche infantili. Utilizzando la relazione terapeutica ha mostrato una parziale efficacia rispetto all’incremento dell’empatia e dell’integrazione sociale di questi pazienti. Tuttavia, in caso di co-presenza con ulteriori disturbi come paranoia, ansia, depressione e abuso di sostanze, i farmaci sono utili nel ridurre questi sintomi e facilitare il lavoro psicoterapeutico.